(H.Hesse, da Narciso e Boccadoro)
Forse, pensò, la radice d'ogni arte, [...] e d'ogni spirito è la paura della morte. Noi la temiamo, abbiamo orrore della caducità, [...] sentiamo nel nostro cuore la certezza che anche noi siamo caduchi e presto avvizziremo. Se dunque come artisti creiamo figure [...] lo facciamo per salvare qualche cosa della grande danza macabra. Per stabilire qualche cosa che abbia una durata più lunga di noi stessi.
(H.Hesse, da Narciso e Boccadoro)
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Se non che io sono purtroppo fatto così, non sopporto questa contentezza, che dopo un po' mi diventa odiosa e insopportabile e ributtante e devo rifugiarmi in altre atmosfere, possibilmente passando per le vie del piacere, ma, in caso di bisogno anche per le vie del dolore [...]
[...] prendo la lira arruginita della gratitudine e la scaglio in faccia al sonnacchioso e soddisfatto dio della contentezza e preferisco sentirmi ardere da un dolore diabolico piuttosto che vivere in questa temperatura sana. [...] L'assiduo pensiero che quell'uscita di soccorso era continuamente aperta gli dava forza, lo rendeva curioso di assaporare dolori e malanni [...] sono curioso di vedere fino a che dove arriva la sopportazione umana. [...] E' molto più superficiale, Harry, se combatti per un ideale e credi di doverlo raggiungere. Gli ideali esistono forse per essere raggiunti? Viviamo forse noi uomini per abolire la morte? (Herman Hesse, Il Lupo della steppa) La maggior parte degli uomini, Kamala, sono come una foglia secca, che si libra e si rigira nell'aria e scende ondeggiando.
Ma altri, pochi, sono come stelle fisse, e non c'è vento che li tocchi, hanno in sè stessi la loro legge ed il loro cammino. (H.Hesse, Siddharta) 60 anni è vissuto e il Nirvana non l'ha mai raggiunto. Ne vivrà 70, 80 e tu ed io, anche noi, diverremo vecchi, e faremo i nostri esercizi, digiuneremo, mediteremo.
Ma il Nirvana non lo raggiungeremo mai (H.Hesse,Siddharta) Voi vivete nella pienezza, a voi è data la forza dell'amore [...] Noi spirituali viviamo nell'aridità. La vostra patria è la terra, la nostra è l'idea. Il vostro pericolo è di affongare nel mondo dei sensi, il nostro è di asfissiare nel vuoto.
(H.Hesse,Narciso e Boccadoro) L'uomo era davvero stato creato per condurre una vita regolata, di cui ogni ora, ed ogni azione fossero annunciate dalla campana che chiama alla preghiera? L'uomo era davvero creato per studiare Aristotele e Tommaso D'Acquino, per sapere il greco, per mortificare i propri sensi e per fuggire il mondo? Non era egli creato con sensi ed istinti, con oscurità sanguigne, con la capacità del peccato, del piacere, della disperazione?
(H.Hesse, Narciso e Boccadoro) Intendi la pace con Dio? No, questa non l'ho trovata.
Non voglio far pace con lui. Egli ha creato male il mondo, non c'è bisogno che noi lo esaltiamo, ed anche a lui importerà poco che io lo esalti o no. (H.Hesse, Narciso e Boccadoro) "La maggior parte degli uomini non vuol nuotare prima di saper nuotare"
Spiritosa vero? Certo che non vogliono nuotare. Sono nati per la terra, non per l'acqua. E naturalmente non vogliono pensare: infatti sono nati per la vita, non per il pensiero. Già, e chi pensa, chi concentra la vita nel pensiero può andare molto avanti, è vero, ma ha scambiato la terra con l'acqua e ad un certo momento affogherà. (H.Hesse, Il Lupo della Steppa) |