[...] prendo la lira arruginita della gratitudine e la scaglio in faccia al sonnacchioso e soddisfatto dio della contentezza e preferisco sentirmi ardere da un dolore diabolico piuttosto che vivere in questa temperatura sana.
[...]
L'assiduo pensiero che quell'uscita di soccorso era continuamente aperta gli dava forza, lo rendeva curioso di assaporare dolori e malanni [...]
sono curioso di vedere fino a che dove arriva la sopportazione umana.
[...]
E' molto più superficiale, Harry, se combatti per un ideale e credi di doverlo raggiungere. Gli ideali esistono forse per essere raggiunti? Viviamo forse noi uomini per abolire la morte?
(Herman Hesse, Il Lupo della steppa)