( Lucrezio )
...mentre per contro assai spesso proprio essa, la religione, cagiono' azioni scellerate ed empie....
( Lucrezio )
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...sciagurati coloro che per non essere scellerati hanno bisogno della religione!
(Ugo Foscolo, Le ultime lettere di Jacopo Ortis) Il cristianesimo ha preso le parti di tutto ciò che è debole, abietto, malriuscito; della contraddizione contro gli istinti di conservazione della vita forte ha fatto un ideale; ha guastato perfino la ragione delle nature intelletualmente più forti, insegnando a sentire i supremi valori della intelletualità come fonti di traviamento come peccaminosi, come tentazioni.
..fede: chiudere gli occhi, una volta per tutte, dinanzi a sè per non soffrire alla vista di un'inguaribile falsità;... Il concetto cristiano di Dio è uno dei più corrotti concetti di Dio che siano mai stati raggiunti sulla Terra [...]. Dio degenerato fino a contraddire la vita, invece di esserne la trasfigurazione e l'eterno sì! In Dio è dichiarata inimicizia alla Vita, alla Natura, alla Volontà di Vivere. ...Cristiano è un certo senso di crudeltà verso sè e gli altri, l'odio contro coloro che pensano diversamente. La volontà di perseguitare.[...] Cristiano è l'odio contro i sensi contro le gioie dei sensi, contro lo spirito, il coraggio, la libertà, contro la goia in generale. Il cristianesimo [...] sa che è in sè completamente indifferente il fatto che una cosa sia vera o no, ma che è estremamente importante, invece, fino a che punto sia creduta. Se si trasferisce il centro di gravità della Vita non nella Vita ma nell'al di là - nel nulla - si è tolto il centro di gravità della Vita in generale. -Non giudicate- loro dicono, ma spediscono all'Inferno tutti quelli che intralciano ad essi il cammino. Facendo giudicare DIo, giudicano essi stessi. (F.Nietzsche, Anticristo) Humana ante oculos foede cum vita iaceret
in terris oppressa gravi sub religione, quae caput a caeli regionibus ostendebat horribli aspectu mortalibus instans, primum graius mortalis tollere contra est oculos ausus primusque obsistere contra: quem neque fama deum nec fulmina nec minitanti murmure compressit caelum, sed eo magis acrem inritat virtutem, effringere ut arta naturae primus portarum calustra cupiret (Lucrezio, De Rerum Natura) TRAD: Quando la vita umana giaceva vergognosamente sotto gli occhi (di tutti) sulla terra oppressa sotto il peso della superstizione che mostrava il (suo) volto dalle regioni del cielo minacciando dall'alto i mortali col (suo) orribile aspetto, per la prima volta un uomo Greco osò alzare contro (di essa) gli occhi mortali e per primo (osò) resisterle contro, e non lo spaventarono né i falsi racconti sugli dèi né i fulmini né il cielo col minaccioso brontolio, ma ancor più stimolarono l'indomita energia del animo, tanto che egli desiderò spezzare per primo gli stretti serrami delle porte della natura. Dio non ha mai compiuto un miracolo per convincere l'ateo,
poichè a questo basta la sua opera di ogni giorno. (F. Bacon) Mai troveremo in tutta la storia un miracolo di cui facciano fede uomini di buon senso, di istruzione o di dottrina indiscussi, in numero sufficiente da garantirci che essi non siano vittima di una qualche illusione. (David Hume) La religione non risiede nel corpo ma nell'anima, che non si può raggiungere con la spada dei principi e dei re. La chiesa non può essere costruita sulla persecuzione e sulla violenza. Quindi uccidere un uomo non equivale a difendere una dottrina: è semplicemente uccidere un uomo.
(Sebastiano Castellione) RIguardo agli dei, non ho la possibilità di accertare nè che sono, nè che non sono, opponendosi a ciò molte cose: l'oscurità dell'argomento e la brevità della vita umana.
(Protagora) |