con tutte e due le mani prendendo la cenere arsa
se la versò sulla testa, insudiciò il volto bello;
la cenere nera sporcò la tunica nettarea;
e poi nella polvere, grande per gran tratto disteso,
giacque, e sfigurava con le mani i capelli, strappandoli.
(Omero, Iliade libro XVIII )