d'esser salvo, e di me ch'ero lungi, pensier non ti davi,
bimbo! Ma in parte da lui c'era un molto più forte compagno
presso le navi cavate, c'ero io dietro ad esso rimasto,
che i tuoi ginocchi snodai! I cani ed gli uccelli da preda
strascicheranno ora te; lui sepelliranno gli achei.
[...]
Mentre parlava la morte lo avvolse, l'anima volò
dal corpo e scese all'Ade lamentando la sua sorte,
la forza perduta, la giovinezza [...]
(Omero, Iliade)