Donde ha preso Dante la materia del suo Inferno se non da questo mondo reale? E nondimeno n'è venuto un Inferno bello e buono; quando invece gli toccò descrivere il cielo e le sue gioie, si trovò davanti a una diffciltà insuperabile: appunto perchè il nostro mondo non offre materiale per un'impresa siffatta .
A me l'ottimismo [...] sembra non pure un pensare assurdo, ma anche iniquo davvero, un amaro scherno dei mali senza nome patiti dall'umanità.
(Schopenhauer)