(dalle Lettere di Abelardo ed Eloisa)
[Eloisa]: Quei piaceri [...] furomo tanto dolci per me che non posso dispiacermene, nè essi possono svanire dalla mia memoria; [...] queste voluttà si mostrano sempre al mio sguardo [...] quando dormo [...] durante la solennità della messa.
(dalle Lettere di Abelardo ed Eloisa)
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