in terris oppressa gravi sub religione,
quae caput a caeli regionibus ostendebat
horribli aspectu mortalibus instans,
primum graius mortalis tollere contra
est oculos ausus primusque obsistere contra:
quem neque fama deum nec fulmina nec minitanti
murmure compressit caelum, sed eo magis acrem
inritat virtutem, effringere ut arta
naturae primus portarum calustra cupiret
(Lucrezio, De Rerum Natura)
TRAD:
Quando la vita umana giaceva vergognosamente sotto gli occhi (di tutti)
sulla terra oppressa sotto il peso della superstizione
che mostrava il (suo) volto dalle regioni del cielo
minacciando dall'alto i mortali col (suo) orribile aspetto,
per la prima volta un uomo Greco osò alzare contro (di essa)
gli occhi mortali e per primo (osò) resisterle contro,
e non lo spaventarono né i falsi racconti sugli dèi né i fulmini
né il cielo col minaccioso brontolio, ma ancor più
stimolarono l'indomita energia del animo, tanto che egli
desiderò spezzare per primo gli stretti serrami delle porte della natura.