( Lucrezio )
...mentre per contro assai spesso proprio essa, la religione, cagiono' azioni scellerate ed empie....
( Lucrezio )
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Genitrice degli Eneadi , piacere degli uomini e degli dei,
Venere datrice di vita [...] ...così preso dal fascino ognuno ti segue ardentemente dove intendi condurlo. (Lucrezio) ... io sono come un essere affamato al quale abbiano dato da mangiare. Può darsi che abbia freddo e che abbia il vestito lacero e che si vergogni ma è felice.
(Tolstoj, Anna Karenina) <<Scusa, ma questo assolutamente non lo capisco, come [...] esattamente come non capisco che, dopo essermi saziato, mi possa venir voglia, passando davanti ad un fornaio, di rubare una ciambella>>
<<E perchè no? Una ciambella a volte è così profumata che non si può resistere.>> (Tolstoj, da Anna Karenina) ... da quel momento non tanto della morte aveva cominciato a temere, quanto di una vita vissuta nella totale ignoranza di che cosa sia la vita stessa, donde venga, dove miri e perchè. L'organismo, la distruzione di esso, l'indistruttibilità della materia, la legge della conservazione dell'energia, l'evoluzione, erano le parole che per lui avevano preso il posto della fede di prima.
Queste parole ed i concetti che vi si collegavano andavano benissimo per le finalità della scienza; ma per vivere non servivano affatto, e Levin, improvvisamente, si era sentito nella situazione di un uomo che cambi una calda pelliccia per un vestito di mussola, e che per la prima volta al gelo, si persuada in modo indubitabile non con i ragionamenti, ma con tutto il proprio essere, che per lui è come se fosse nudo e destinato a perire fra i tormenti. (Tolstoj, da Anna Karenina) Si pensi al pianto di Serse dopo la rassegna del suo immenso esercito di terra e di mare:
<< Alla vista di tutto l'Ellesponto coperto dalle sue navi e di tutta la spiaggia del mare e della pianura di Abido piene dei suoi soldati, allora Serse si considerò felice; ma subito dopo ruppe in pianto >>. [...] Di tale mutamento improvviso: <<Si perchè mi è sopraggiunto un senso di commiserazione, al pensare quanto è breve nel suo complesso la vita umana, se, di tutta questa enorme folla, nessuno sarà in vita fra 100 anni>>. [...] compianto quasi presago, per questa potenza che fra poco vedremo disfatta e fuggiasca, [...] per tanta gioventù, che, qualunque destino l'attenda, sarà tutta scomparsa entro i pochi anni di una normale esistenza. (Erodoto commentato da Cantarella). Non esser nato, è cosa
che ogni condizione supera: ma poi una volta apparsi, il tornare al più presto colà donde si giunse, è il secondo bene. E quando giovinezza non sia più accanto con le sue lievi follie, qual mai affanno va lungi da essa qual mai pena ne è fuori? Invidia, rivolte, contese, battaglie, e stragi: poi , spregiata sopraggiunge estrema impotente deserta vecchiezza odiosa, ove dei mali tutti i mali coabitano. (Sofocle) Tu, che sei uomo, giammai non dire che cosa avverrà domani;
nè, vedendo un uomo felice, per quanto tempo sarà; non pur di mosca alata così celere è il moto. (Simonide) L'uomo è soltanto una canna, la più fragile della natura,
ma è una canna che pensa. Non c'è bisogno che l'Universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d'acqua bastano ad ucciderlo. Ma anche se l'universo l'annientasse, l'uomo sarebbe sempre più nobile di quello che lo uccide, perchè sa di morire, e conosce la superiorità dell'universo su di lui; l'universo invece non ne sa niente. ...mediante lo spazio , l'universo mi comprende e mi inghiotte come un punto; mediante il pensiero , io lo comprendo. (Pascal, Pensieri) Sono più che certo che se tutti gli uomini sapessero quello che dicono gli uni degli altri,
nel mondo non ci sarebbero quattro amici. (Pascal, Pensieri) |