[...] forse anche l'umanità ha bisogno del bagno di sangue e di passare periodicamente nella fossa funebre. Vedevo tornare i codici feroci, gli dei implacabili, il dispotismo incontestato dei principi barbari, il mondo frantumato in stati nemici, eternamente in preda al terrore [...] il gioco stupido, osceno e crudele continuerà, e la specie umana invecchiando vi aggiungerà nuove raffinatezze d'orrore ...
[...] la possibilità inalienabile del suicidio m'aiutava a sopportare l'esistenza con minor fastidio [...]
La vita è atroce; lo sappiamo. Ma proprio perchè mi aspetto tanto poco dalla condizione umana, i periodi di felicità, i progressi parziali, gli sforzi di ripresa e di continuità mi sembrano altrettanti prodigi che compensano la massa immensa dei male, degli insuccessi, dell'ingiuria e dell'errore. Sopravviveranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine . La pace si instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole Umanità, Libertà, Giustizia ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi.
Piccola anima smarrita e soave,
compagna e ospite del corpo,
ora t'appresti a scendere in luoghi
incolori, ardui e spogli, ove non avrai
più gli svaghi consueti.
Un istante ancora, guardiamo insieme
le rive familiari, le cose che certamente
non vedremo mai più ...
Cerchiamo di entrare nella morte a occhi aperti.
(da Memorie di Adriano, M. Yourcenar)