infinito, ma nulla è più dell'uomo
stupendo [....]
La parola, il pensiero come il vento
veloce, l'indole civile apprese
da solo e a ripararsi dalla pioggia
e dai freddi sereni della notte:
fatto esperto di tutto, audace corre
al rischio del futuro: ma riparo
non avrà dalla morte, pur vincendo
l'assalto d'ogni morbo inaspettato.
Fornito oltre misura di sapere,
d'ingegno e d'arte, ora si volge al male,
ora al bene; e se accorda la giustizia
divina con le leggi della terra
farà grande la patria. Ma se il male
abita in lui superbo, senza patria
e misero vivrà: ignoto allora
sia costui alla mia casa e al mio pensiero.
(Sofocle , dall'Antigone)