mollia cinguntur tenui praecordia libro,
in frontem crines, in ramos bracchia crescunt;
[...] rimanet nitor unus in illa
(Ovidio, Metamorfosi)
TRAD: Subito un pesante torpore occupa le sue membra,
il petto è cinto mollemente da una tenue corteccia,
i capelli crescono come fronde e le braccia si mutano in rami.
Rimane di lei solo lo splendore.
NOTA: Secondo il mito, il dio Apollo amava Dafne, dolce e bella ninfa, figlia del fiume Peneo, ma quella rifiutava il suo amore e lo fuggiva attraverso i boschi con tutte le sue forze pregando Peneo perchè la salvasse. Così viene trasformata dal padre in una pianta di alloro, da quel momento sacra al dio Apollo.