et quem fors dierum cumque dabit lucro
appone, nec dulcis amores sperne puer neque tu choreas,
donec virenti canities abest morosa.
Nunc et campus et areae lenesque sub
noctem sussurri composita repetantur hora.
Nunc et latentis proditor intimo
gratus puellae risus ab angulo pignusque
dereptum lacertis aut digito male pertinaci
(Orazio, Odii)
Che cosa t’attenda in futuro, rinuncia a indagare: qualunque altro giorno t’aggiunga il destino, tu devi segnarlo all’attivo. Sei giovane, non disprezzare gli amori gentili, le danze, fin tanto che il tuo verdeggiare rimane lontano dall'uggiosa canizie. Il campo , adesso, e le piazze, e sull’imbrunire, all’ora che s’è concordata, di nuovo uno scambio di dolci sussurri e il riso che, lieto, tradisce la giovane fanciulla nascosta in un angolo oscuro e, pegno d’amore, il monile,
sfilato da un braccio o da un dito che finge resistenza.