Qualibus in tenebris vitae, quantisque periclis
degitur hoc aevi quodcumquest! Nonne videre
nihil aliud sibi natura latrare , nisi utqui,
corpore seiunctus, dolor absit, mente fruator
iucundo sensu, cura semota metuque.
(Lucrezio, De Rerum Natura)
TRAD: O misere menti degli uomini, o ciechi animi! In quali tenebre di vita e in quanti pericoli si trascorre questo poco di vita, qualunque essa sia! E come non vedere che la natura null'altro pretende per sé, se non che in quanto al corpo il dolore sia lontano, e in quanto all'anima goda di piacevoli sensazioni, priva di affanni e di timori?