gli protende l'orrido volto della Medusa.
Quant'era grande, Atlante divenne monte:
barba e chiome si trasformarono in selve;
giogaie sono le spalle e le mani;
quello che un tempo fu il capo, è la vetta più alta;
le ossa si fanno roccia.
Poi alto egli crebbe in ogni parte all'infinito [...]
E in lui trovò riposante sostegno l'intera
volta celeste insieme a tante stelle.
(Ovidio, da Le Metamorfosi - Atlante)
NOTA:
Medusa fu uccisa da Perseo, che le mozzò la testa guardando la sua immagine riflessa sul suo scudo lucido come uno specchio, donatogli dalla dea Atena. Secondo Ovidio, dal suo sangue nacquero anche il corallo rosso e Anfesibena. Inoltre, la sua testa continuava a rendere di pietra chiunque la guardasse anche dopo essere stata staccata dal corpo: Perseo, infatti, la mostrò ad Atlante che diventò il monte omonimo.